Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja
viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando.
Quarantotto anni, Anna Politkovskaja era una giornalista come pochi in Russia. Era corrispondente speciale per il giornale Novaya Gazeta ed era divenuta una dei più importanti difensori dei diritti umani nel Paese.Negli ultimi anni, quando i media russi stavano affrontando pressioni sempre più forti, sotto l’amministrazione del presidente Vladimir Putin, era riuscita a restare una voce indipendente. Era divenuta una figura internazionale che spesso parlava all’estero di una guerra che definiva “terrorismo di stato contro terrorismo di gruppo.”Rappresentava ormai una stridente critica a Putin, che accusava di soffocare la società civile e permettere un clima di corruzione e brutalità ufficiali.E’ stata trovata morta da una vicina poco dopo le 17. Accanto al corpo, una pistola Makarov 9 millimetri, firma di un omicidio su mandante, ha riferito Vitaly Yaroshevsky, vicedirettore della Novaya Gazeta, in un’intervista telefonica.
1 commento:
very nice! hahahahaha
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