junior alla pari

lunedì 28 giugno 2010

I RAP di Gregorio



Il RAP, la musica nata a cavallo degli anni '80 nei ghetti americani e che oggi spopola su Mtv e nei lettori MP3 delle nuone generazioni. Qualcosa in più di un semplice stile musicale, questa moderna “poesia orale” ha creato intorno a sè un vero e proprio movimento fatto di usi e costumi. Un sistema internazionale che attraverso le rime dei suoi interpreti parla ad un pubblico sempre più vasto. C'è un libro-ricerca di George Lapassade e Philippe Rousselot RAP, Il furore del dire, ri-edito da be Pres dove i due francesi indagano l'hip hop dalle origini sommerse e circoscritte, fino all'attuale fenomeno di massa.


Di seguito due RAP scritti da Gregorio nella casa di Oberon.



La mia vita

Vi racconto la mia vita
l'ho scritta con una matita
sul libro del dolore ...senza cuore
per far capire alle persone il mio dolore
per far capire alla gente che forse ho ancora un cuore
che non va sprecato ...solo un pò amato


Non vorrei che pensiate che sono un condannato
la mia vita va nell'hip hop
la gente dice ..."guardalo un pò!"
vedono un ragazzo in mezzo alla gente ...succube
e pazzo ...della sua mente
Io ora ringrazio Dio
che mi ha fatto conoscere persone con un cuore d'oro
se ora sono qui ringrazio solo loro
per mia gente il mio futuro sarebbe stato niente
solo odio, solo disperazione ... e niente
Io scrivo quello che penso
per me puoi chiamarlo tempo perso
ma stai tranquillo perchè sai che non ti sento
soprattutto quando giudichi i miei testi
Lo sai che non me ne frega un cazzo se tu protesti
mi chiamo Gregorio un ragazzo come tanti
vivo la mia vita in mezzo a gioie, crisi e pianti
provo pure a non avere dei rimpianti ma qualcosa
mi blocca credo ci vorranno anni
ma tutto passerà e se non passerà
continuerò a rimanere bloccato sul primo piano
con il mio foglio e la matita in mano...

Ho raccontato la mia vita
l'ho scritta con una matita
sul libro del dolore ...senza cuore
per far capire alle persone il mio dolore
per far capire alla gente che forse ho ancora un cuore
che non va sprecato ...solo un pò amato


Buio


Nel buio tu cammini con me
tu sei il motivo per cui sopravvivo ...perchè
mi hai dato un obiettivo, vorrei essere te
non sopporto più la gente quando parla di me.


A 13 anni stavo messo male
vedevo il sole splendere dalla finestra di un ospedale
...dopo qualche giorno ...continuavo a cercarlo
e tiravo a campare fumando droga fino allo sballo
e giorni interi passati tra incubi e deliri
cercando la verità sul fondo di troppi bicchieri,
ricordo l'istante, il primo contatto
e tutte le prime figure di merda che ho fatto.
Ancora, rispetto l'episodio più importante della mia esistenza,
la conoscienza che mi guida in ogni esperienza
con te, sempre insieme, in ogni situazione
mi hai ceduto ogni cosa che ho avuto, compreso il nome
so bene che il mio debito è immenso
ora solo lacrime spese, cercando per il momento solo un senso.

Nel buio tu cammini con me
tu sei il motivo per cui sopravvivo ...perchè
mi hai dato un obiettivo, vorrei essere te
non sopporto più la gente quando parla di me.


Oggi ho 16 anni combatto per me stesso,
adesso ho un obiettivo sopravvivo e aspetto
ricordo ogni frase, in ogni sguardo mistico
perchè se vivo ancora è solo tempo in prestito
Occhi chiusi ...scelgo la giusta direzione
qualcosa sopravvive anche se è a rischio di estinzione
lascio che sia tu a guidarmi
a condurmi altrove
perchè mi aspettano altri dubbi, nuove insidie, altre prove
in mezzo a volti mai visti, trucchi tra illusionisti
ricorda questo: esisto solo perchè esisti.
Passi falsi fatti in luoghi silenziosi
sono le nostre anime unite in simbiosi.

Nel buio tu cammini con me
tu sei il motivo per cui sopravvivo ...perchè
mi hai dato un obiettivo, vorrei essere te
non sopporto più la gente quando parla di me.

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