Durante il quarto incontro del coso di formazione della Peer Education è stato affrontato in modo specifico il tema dell’assertività. L’incontro è stato tenuto dal Dr. Andrea De Matteis. Si è partiti dal termine latino AD SERERE = Condurre a sé, per far comprendere ai ragazzi che l’assertività è una modalità di entrare in rapporto con una persona, rimanendo se stessi e instaurando rapporti costruttivi nel rispetto reciproco. È stato messo in evidenza che molte persone nelle relazioni con gli altri assumono atteggiamenti passivi o aggressivi. Infatti, l’ atteggiamento passivo è tipico di chi assume un comportamento tranquillo,non mettendosi mai in discussione ed evitando qualsiasi forma conflittuale. Invece l’atteggiamento aggressivo è tipico di chi assume un’ eccessiva aggressività intimorendo gli altri, mettendoli in soggezione urlando o addirittura lanciando oggetti in aria. Tra questi due atteggiamenti estremi c’è una via di mezzo: quello dell’ASSERTIVITÀ.
L’ ASSERTIVITÀ è una tecnica che può essere appresa e con la pratica migliorata.
Per imparare ad esseri assertivi per prima cosa bisogna sapere esattamente ciò che si vuole e seguire poi un cammino costituito da 6 tappe o passi:
1)FATTORI PERSONALI
2)IDEALI
3)FATTIBILITÀ
4)FLESSIBILITÀ
5)TEMPO
6)PRIORITÀ
Per ciò che riguarda il 1° passo bisogna tener conto delle situazioni facili o difficili da affrontare, dei rapporti con le persone importanti della propria vita, degli atteggiamenti, dei pensieri e delle convinzioni riguardo all’esprimere se stessi (timidezza, passività,paura di essere giudicato).
Per il 2° passo gli ideali rappresentano una spinta all’azione importante per chiunque , ma ancora di più per chi studia. Capire quali sono i propri modelli aiuta a capire se stessi e ciò che si vuole. Scegliere modelli adeguati è importante nel cammino verso l’ASSERTIVITÀ. .
Per il 3° passo ( la FATTIBILITÀ) è necessario non fissare mai degli obiettivi altri per evitare di aumentare il senso di frustrazione e nello stesso tempo ridurre la motivazione a raggiungerli.
Dunque, sarebbe auspicabile ridurre gli obiettivi ambiziosi in tanti sottobiettivi.
Il 4° passo (la FLESSIBILITÀ) è un rapporto con il precedente, infatti, si può riconoscere il processo di cambiamento che sta avvenendo e si rende necessario dover cambiare uno o più obiettivi.
Per il 5° passo(il TEMPO) è necessario distribuire gli obbiettivi nel tempo, perché questo aiuta a stimare la durata del processo di cambiamento e a non creare aspettative erronee.
Per il 6° passo l’assegnazione di PRIORITÀ porta ancora una volta a rendersi conto delle aspirazioni più importanti.
A conclusione dell’incontro è stato somministrato, ai partecipanti un questionario per valutare il loro stile “assertivo”. Dai dati emersi i ragazzi hanno dimostrato di avere un buon grado di ASSERTIVITÀ
junior alla pari
giovedì 30 aprile 2009
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