junior alla pari

mercoledì 22 aprile 2009

.......la dipendenza.......

“ Io senza di lui non ce la farò mai! “ diceva alla fine della sua storia con il suo fidanzato.
Era giunta al capolinea, era finita, non l’amava più, non c’era nulla più tra loro, ma lei n’aveva bisogno, lo cercava, si sentiva persa, senza luce. Non l’amava, ma aveva bisogno di lui, bisogno perché c’era sempre stato, bisogno perché aveva sempre vissuto ogni attimo insieme, bisogno perché ormai era una costante nella sua vita, il suo cuore n’aveva bisogno, il suo cuore non poteva vivere senza di lui.
Capisci che non ne puoi fare a meno, quando provi ad allontanarti, a prendere un’altra strada, a girare pagina, a scrivere un nuovo capitolo, capisci che non ce la fai, non esiste la buona volontà, non esiste l’impegno all’inizio, esiste solo l’oggetto del desiderio, e quanto più provi ad allontanarti tanto più sei spinta a seguirlo, a cercarlo, ti chiedi “ se ne ho bisogno perché ne devo fare a meno? “
Allora ritorni alla tua vecchia strada, torni indietro con le pagine e le rivivi come sempre, come prima.
Sei appagato hai quello che vuoi, quello che ti serve per stare bene.
Questa la risposta a cos’è la dipendenza.
Ma la dipendenza è un seguito a qualcosa che hai vissuto, che hai provato, che hai visto, diventa dipendenza dal momento in cui la razionalità lascia il posto all’istinto.
Abbiamo preso in considerazione il fumo. “ Perché fumi? “ abbiamo chiesto hai nostri conoscenti.
Per loro sembra una domanda stupida fumano perché? Hanno soldi da spendere? Hanno un’altra vita per riserva?
Le risposte sono state diverse, diverse come le storie vissute, diverse a seconda dell’infanzia, diverse risposte per scappare dalla realtà.
“ Fumo perché volevo imitare i miei amici più grandi “ “ Per essere accettato dalla società “ “Per essere diverso dai miei, troppo noiosi! “ “ Perché mi piace e nessuno me lo vieta! “ “ Per dimostrare agli altri che ormai sono grande “ “ I miei fumano, non me lo possono vietare! “ “ Fumo per passare il tempo! “
Alcune sono scontate, altre stupide, altre ancora sorprendenti.
Non possiamo discutere il loro rapporto con il fumo, non possiamo giudicare noi, fa parte della loro vita, nessuno glielo può vietare.

Esistono diversi tipi di dipendenza, noi siamo abituati a parlare di dipendenza in maniera negativa, quando si è dipendenti dall’alcol, dal fumo, o peggio ancora dalla droga, ma se abbiamo detto che si è dipendenti da qualcosa nel momento in cui si sentiamo il forte bisogno di averla vuol dire che tutti nella nostra vita siamo dipendenti, perché ognuno di noi nella vita non può fare ameno di qualcosa, che degli affetti più cari, che dei dolci, che di qualcosa di materiale, chi dal cellulare.
Appunto il cellulare. Oggi quasi se non tutti gli adolescenti hanno il cellulare, cosa ancora più seria che nessuno ne può fare ameno. Non si comunica più perché esistono i messaggi, non ci sono foto stampate perché se abbiamo bisogno di vederle basta andare sulla cartella delle foto, non abbiamo bisogno di cd, dvd perché riesce a contenerli il cellulare e in più possiamo vederli dove a quando vogliamo, non abbiamo più bisogno di avere un orologio al polso, perché appesantirci il braccio quando ne possiede già uno il cellulare?
Negli anni è diventato il miglior amico di tutti, non abbiamo bisogno di tante cose diverse per soddisfare i nostri bisogni, abbiamo il cellulare, un semplice oggetto che li racchiude tutti ed è sicuramente più veloce.
Ci troviamo sempre più spesso di fronte a persone che guardano i cellulare ogni minuto perché aspettando il massaggio che non arriverà mai o semplicemente per guardare l’ora, oppure ci capiterà spesso di parlare confidarci con la nostra amica mentre lei è inetta a mandare un messaggio a qualcun altro, ci capiterà più spesso di sentirci inascoltati perché davanti a noi c’è il nostro miglior amico-nemico cellulare.
Capiterà e forse nemmeno ce ne accorgeremo, capiterà che lo faremo, non ascoltando ciò che ci è stato detto, faremo meglio a dire è capitato e capita sempre.

Quando c’è dipendenza qualsiasi lato negativo viene svalutato, non viene preso in considerazione, ci serve quella cosa? Nel momento in cui diciamo di sì abbiamo già dimenticato i contro. Contenti noi…


Gruppo Casarano

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