junior alla pari

martedì 26 febbraio 2008

La socializzazione




La socializzazione è l’insieme dei processi mediante i quali gli individui diventano persone ovvero acquistano le conoscenze, le abilità, e i comportamenti che li mettono in grado di partecipare alla vita sociale.
E’ chiaro come in questa accezione la società svolga un ruolo predominante nel fissare quegli obbiettivi ai quali l’individuo è chiamato a rispondere , questo significa che l’individuo non è l’artefice della propria vita. La socializzazione è un processo che coinvolge l’individuo gia nella sua infanzia inglobandolo nel contesto famigliare, il gruppo dei pari, la scuola e i mezzi di comunicazione di massa che accompagnano il percorso educativo del bambino per tutta la vita.
La socializzazione è un fattore fondamentale che si manifesta maggiormente durante il periodo adolescenziale. Questo processo presenta diverse sfaccettature sia positive che negative:positive in quanto gli adolescenti integrandosi con la società riescono a soddisfare i propri bisogni, desideri; costruiscono dei rapporti più stabili che lo fanno sentire appagato;negative in quanto se questi bisogni non vengono soddisfatti provocano dei disturbi interiori che si manifestano all’esterno:
-bulimia
-anoressia
-bullismo
-varie dipendenze
Analizzando ad esempio la problematica del bullismo è sorto che esso non è altro che una forma di oppressione, in cui la giovane vittima sperimenta, per opera di un coetaneo prevaricatore, una condizione di profonda sofferenza, di grave svalutazione della propria identità, di crudele emarginazione dal gruppo. Un comportamento da "bullo" è un tipo di azione (individuale o collettiva) che mira deliberatamente a ferire; spesso è persistente, talvolta dura per settimane, mesi e persino anni ed è difficile per coloro che ne sono vittime difendersi. Alla base della maggior parte dei comportamenti sopraffattori c'è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare. Il bullismo assume forme differenti:
- fisiche: colpire con pugni o calci, appropriarsi di, o rovinare, gli effetti personali di qualcuno; - verbali: deridere, insultare, prendere in giro ripetutamente, fare affermazioni razziste; - indirette: diffondere pettegolezzi fastidiosi, escludere qualcuno da gruppi di aggregazione.
Le vittime dei bulli hanno vita difficile, possono sentirsi oltraggiate, possono provare il desiderio di non andare a scuola. Nel corso del tempo è probabile che perdano sicurezza e autostima, rimproverandosi di "attirare" le prepotenze dei loro compagni. Questo disagio può influire sulla loro concentrazione e sul loro apprendimento. Alcuni ragazzi possono presentare sintomi da stress, mal di stomaco e mal di testa, incubi o attacchi d'ansia. Altri si sottrarranno al ruolo di vittima designata dei bulli marinando la scuola. Altri ancora potranno persino sviluppare il timore di lasciare la sicurezza della propria casa. Le conseguenze di tale situazione sono spesso gravi e possono provocare strascichi anche in età di molto successive a quelle del sopruso stesso.
Il fenomeno del bullismo, quindi, può essere definito "un'azione che mira deliberatamente a fare del male o a danneggiare; spesso è persistente ed è difficile difendersi per coloro che ne sono vittima”.
Questa problematica è diffusa nella società odierna e già noi ragazzi ci rendiamo conto di dover dare più attenzione a questo fenomeno per cercare di attenuarlo anche attraverso l’aiuto di una famiglia e di una scuola più stabile e più presenti.
Una sola corriera due realtà
Come ogni giorno solito posto solita ora è sempre la stessa storia!!!
In corriera assistiamo sempre alla stessa scena: spintoni, parolacce, insulti… un po’ di tutto.
All’interno si trova una netta distinzione: avanti i posti sono “riservati” ai più deboli, insicuri, coloro che vengono presi di mira; dietro invece ci sono i “ Forti “ gli sfacciati i prepotenti insomma i bulli della situazione.
Con questa esperienza diretta stiamo constatando che questa situazione và sempre peggiorando. Anche a causa della mancanza di una figura adulta di controllo Ad esempio l’altro giorno una nostra amica ci raccontava di quello che succedeva nella sua corriera, dove un gruppo di ragazzi fumava uno spinello e il fumo propagandosi in tutta la corriera l’ha fatta star male, tanto da rivolgersi all’unica figura adulta…. l’autista che procedeva con la marcia ha ascoltato la richiesta di aiuto rispondendo che comunque non sapeva cosa fare. Altri autisti con una situazione analoga hanno avuto una reazione immediata: chiamando i “carramba”, altri gridando e facendo scendere chi fuma e per questo vengono chiamati infami e alcune volte picchiati. Mentre c’è chi dà ragione agli autisti in questa battaglia tra “Buoni e Cattivi” e così si conclude la nostra giornata scolastica.

Concy,Ninni,Gozi, Marko, Danny.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la situazione descritta nell'ultima parte dell’intervento mi sembra veramente allucinante! Incrocio decine di pullman di studenti venendo quotidianamente a Casarano; sapere che su di essi ci possono essere storie di questo tipo mi sembra gravissimo. Vorrei poter fare qualcosa; invierò immediatamente una segnalazione alle scuole e ad alcuni docenti di cui ho gli indirizzi e-mail.
Luciano

Anonimo ha detto...

casarano voi dovreste socializzare invece di fare gli splendidi e arrabbiarvi di sopra x delle immagini di un water!!!ma voi mai andate al bagno??

Anonimo ha detto...

QUELLO ALLUCINANTE SARAI TE LUCIA'!!!