junior alla pari

venerdì 7 marzo 2008

L'AMORE COSTANTE

SONETTO 116
di William Shakespeare

Non sarà che alle nozze di animi costanti
io ammetta impedimenti, amore non e' amore
che muta quando scopre mutamenti,
o a separarsi inclina quando altri si separa.


Oh no, e' un faro irremovibile

che veglia sulle tempeste e mai ne viene scosso;

è l'astro cui si volge ogni errabonda nave,

ignoto il suo valore, pur se il suo luogo noto.


Zimbello esso non è del Tempo, anche se rosee labbra

e guance, sian raggiunte dalla sua curva falce,

non si altera amore per ore e giorni brevi,

ma impavido resiste fino all'abisso estremo.


Se questo e' errore, e contro me si provi,

mai non ho scritto, e mai nessuno ha amato.



SONNET CXVI
(scusate se rompo un po' con l'Inglese, ma questo
sonetto suona benissimo in lingua originale)



Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments; love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove.

O no, it is an ever-fixèd mark
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth’s unknown, although his height be taken.

Love’s not Time’s fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle’s compass come;
Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom.

If this be error and upon me proved,
I never writ, nor no man ever loved.

Alberto

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissima poesia.......buona serata a tutti!!!

Anonimo ha detto...

dai ke forse riesco a lasciare un commento...alberto se a questo sonetto non prendo almeno 9 ti decapito...mary